orto di erbe spontanee


Seduti, su una splendida panchina di legno naturale riciclato realizzata da Walter Patella, nel parco della Reggia di Venaria in occasione di OrtinFestifal, Veronica Buratto di Suingiardino mi ha raccontato di un particolare giardino commestibile che sta proponendo, con successo, ai suoi clienti: l'orto delle erbe spontanee
Un orto fuori dagli schemi, e dalle righe, che nasce da sè, come natura vuole, dove le piante crescono spontaneamente da semi vagabondi, le erbe hanno stipulato un tacito accardo di convivenza con i più comuni ortaggi e dove non si fa fatica a solcare i filari, irrigare o concimare.







Questa la nostra ortochiacchiera

M.: che cosa si intende per orto delle erbe spontanee?
V.: per orto delle erbe spontanee si vuole identificare un'orto fuori dagli schemi: basta filari rigidi e rigorosi di insalatina, pomodori, melanzane e peperoni, ripuliti da ogni tipo di erbaccia. Non vogliamo dire basta agli ortaggi, che ovviamente nell'orto non possono mancare, perchè non disporli associati a spazi dove, spontaneamente perchè portati dal vento o dagli uccellini, nasceranno erbe che non si comprano già preconfezionate ma che vengono su da semi vagabondi nell'aria(erbe spontanee appunto)?

M.: da dove nasce l'idea di promuovere un orto "incolto"?
V.: un'orto incolto è un orto che se vogliamo dirla tutta, ha solo vantaggi: non faccio fatica a seminare irrigare,solcare i filari. E' un orto che nasce da sè, coma la natura vuole. E' economico, perchè se voglio posso non comprare piante e semi ed evito di concimarlo.L'unico grande impegno può essere documentarsi su quali tipi di erbe spontanee sono utili in cucina o per il benessere e la cosmesi. Va da sè, che per completare il range di erbe ed ortaggi, si può associare la parte spontanea o incolta dell'orto ad una più tradizionale: l'erba che crescerà tra i pomodori magari non ci darà più cosi fastidio, e se ben strutturata, la sinergia tra le piante affiancate a terra può aiutare la loro crescita ed il loro sviluppo. Così ci siamo inventati L'orto del pigro curioso, è armato di buona voltontà, ma lascia spazio a modifiche in corso d'opera

M.: quali sono le più comuni erbe commestibili che possiamo lasciar crescere nei nostri orti?
V.: tra le piante spontanee più comuni della nostra zona (Torino) possiamo trovare il tarassaco, le ortiche, la piantaggine, il silene, lo spinacio selvatico, l'acetosella, il luppolo e altre naturalizzate come la borragine, l amaranto, la salvia spontanea: un mix di colori e gusti .

M.: possono convivere ortaggi, fiori e erbe spontanee?
V.: assolutamente sì...hanno un tacito accordo di convivenza facilitata! Si danno man forte, si aiutano nel fornire sostanze nutritive di cui altre magari sono carenti, cooperano nel tenere lontani insetti ed animali dannosi. Ad esempio, le rose agli inizi dei filari delle viti sono un campanello d'allarme di malattie in arrivo:prima si ammalano le rose, dopo le viti, ma nel mentre è possibile correre ai ripari! Oppure i Tagete che allontanano gli afidi dai pomodori e la Datura, pianta velenosa, che viene lasciata negli orti perchè tiene alla larga le talpe. Ad esempio nel nostro orto abbiamo seminato tanta camomilla, che è stata assalita dagli afidi, non me ne preoccupo perchè ai suoi piedi ci sono le fragole che invece ne sono completamente prive... so che la camomilla produce in abbondanza quindi per me non è un problema perdere parte del raccolto, ma il resto dell’orto è salvo!

M.: quali sono  le piante che indicano una buona qualità del terreno o eventuali carenze?
V.: in realtà sono molti i fattori che indicano una buona qualità del terreno: in primis la presenza di lombrichi,producono humus e sono fautori di piccole gallerie sotterranee che ossigenano e tengono arieggiato il sottosuolo. Inoltre un terreno buono e ricco porta con se una grande varietà di specie, di una bel colore vivo e con piante che raggiungono il pieno sviluppo. Viceversa, un terreno impoverito presenta piante di un'unica varietà o poco più, di colori spenti e tendenti al giallo, che vanno subito a seme senza mai raggiungere un pieno sviluppo.

M.: normalmente le erbe di campo vengono calpestate o estirpate in pochi hanno l'abitudine di raccoglierle, perchè lasciarle crescere nei nostri giardini o orti?
V.: le motivazioni per lasciar crescere le erbe spontanee sono diverse. Nella misura in cui non concorrono contro le piante da orto tradizionali, risultano un valore aggiunto dal punto di vista estetico, di biodiversità perchè attirano insetti buoni e di arricchimento delle sostanze nutritive nel suolo, nonchè di aiuto a mantenerlo umido e fresco più a lungo. Inoltre ricordiamo che le erbe di campo non hanno bisogno di essere irrigate, ne concimate: tanto lavoro risparmiato. Hanno fioriture più tenui, ma massive, e con tagli intelligenti del prato possiamo avere un vero giardino in movimento che disegna percorsi e aiuole che cambiano nelle stagioni. senza fatica.

M.: qualche consiglio per la "coltivazione" di un orto di erbe di campo?
V.: date spazio alla vostra immaginazione ed al vostro gusto personale. Documentatevi sulle specie spontanee autoctone più interessanti e riservate loro un giusto spazio. Lasciate che qualche foglia si appoggi ad un altra pianta e che la natura faccia il suo corso: vi stupirà!

M.: una "ricetta spontanea" da suggerire ai followers de L''orto di Michelle...
V.: ecco una ricetta veloce e sfiziosa: "formaggio spalmabile con piantaggine ed erbette". occorrono 150gr di ricotta di latte intero o formaggio spalmabile, 4 cucchiai di piantaggine lavata e tritata finemente,1 cucchiaio di aglio tritato, 1 cucchiaio di origano tritato, 1 cucchiaio di edera terrestre tritata (pianta spontanea anche lei), 1 cucchiaino di scorza d'arancia grattugiata, 2 cucchiai di olio d'oliva. Mescolare il tutto e servire su cracker o come salsa da pinzimonio

M.:  chi c'è dietro il progetto "Su in giardino"?
V.:  Io e Nicolò Scacchi, siamo entrambi architetti paesaggisti formati tra Italia, Spagna e Olanda, abbiamo un approccio molto pratico e concreto e ci piace realizzare i nostri sogni, il giardino è la nostra passione e siamo felici che sia anche il nostro lavoro. 

M.: avete nuovi progetti in semenzaio pronti per essere coltivati?
V.: Un progetto già seminato e che ora sta sbocciando è Ti Regalo Un Giardino, che offre il servizio di Green List: affianchiamo nelle scelte chi vuole farsi regalare un giardino per un evento importante, un compleanno, o il matrimonio, lo gestiamo come lista nozze e alla fine condividiamo i risultati con tutti gli invitati che sono felici di aver regalato un angolo di sogno che cresce nel tempo.

panchina by Walter Patella


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